Prima del 2019

Prima del 2019 la ricerca prevedeva la presenza fisica dell’artista, il quale operava in performance con modalità visive e comportamentali indossando talvolta indumenti ad alta visibilità, sussurrando o gridando numeri, diffondendo nell’ambiente suoni di ocarina, immergendosi nel latte, nei numeri o nel riso, mordendo limoni gialli e pomodori rossi.

Segni, colori, numeri, oggetti, alimenti, cartoni da imballaggio, gesti, citazioni di opere dei maestri delle Avanguardie, rumori, parole, strumenti, suoni, indumenti, azioni costituivano il materiale impiegato nelle numerose esperienze installative e performative; materiale che diveniva oggetto di un gioco continuo di accostamenti e scostamenti, occultamenti e recuperi, esplosioni e implosioni.

Le performance, che avvenivano in luoghi aperti e chiusi alla presenza del pubblico, venivano documentate con foto e video.

Tutto ciò, a partire dal 2019, non avviene più.

Seguono immagini relative ad operazioni preAudioazione.